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Liber-ando "I sei pilastri dell'autostima"

Uno sguardo sui libri che aiutano a "liberare" il tuo potenziale


Il libro di cui voglio parlarti oggi è, a mio avviso, un “piccolo tesoro”. Parla dell’autostima, degli aspetti che la caratterizzano e di come poterla incrementare. L’autore, Nathaniel Branden, è uno dei maggiori studiosi di questo tema e tratta in maniera semplice un argomento che proprio semplice non è.

Oggi si sente tanto parlare di autostima e, in qualche modo, sembra che tutti siano ormai più o meno esperti della materia: un conto, però, è parlarne in maniera pressappochista e superficiale, un conto è farlo in maniera scientifica. E questo è ciò che questo libro prova a fare.

Ho apprezzato in maniera particolare lo stile di scrittura di Branden, insieme alla capacità di essere molto chiaro e di esprimersi in modo abbastanza accessibile ai più. Inoltre, aspetto di grande importanza, nel testo sono presenti tutta una serie di spunti pratici per lavorare sui vari aspetti della propria autostima.

I “pilastri” che l’autore individua come fondamentali componenti interne dell’autostima sono la consapevolezza di sé e l’accordo interno che ne deriva, l’accettazione di sé, il senso di responsabilità, l’affermazione di sé, la capacità di porsi degli obiettivi nella vita e l’integrità. Non ti specifico le singole componenti perché potrai approfondirle leggendo il libro e perché ho deciso di riprenderle in un prossimo articolo su come incentivare l’autostima e la sicurezza in se stessi.

Nella parte pratica legata ad ogni pilastro dell’autostima, Nathaniel Branden ci propone la tecnica del completamento di frasi, spesso usata in psicoterapia. Ci presenta, quindi, delle frasi da completare in merito alle varie componenti dell’autostima: lavorando sulle risposte a queste frasi (che ti chiede di dare di getto) potrai dare vita ad un percorso di riflessione e consapevolezza, oltre che di graduale cambio di atteggiamento, relativo alla concezione che hai di te stessa/o.

 

 

4 COSE CHE HO IMPARATO LEGGENDO QUESTO LIBRO

 

 

-          L’autostima non è “già data” a priori, ma si può incrementare.

Spesso tendiamo a credere che se non abbiamo fiducia in noi stessi, se ci sentiamo inadeguati e “mai abbastanza” siamo, in qualche maniera, nati così. Senza dubbio il temperamento incide, soprattutto sulla tendenza ad essere più o meno ottimisti nella vita ma, di fatto, l’autostima è una facoltà psicologica che si sviluppa pian piano attraverso le esperienze che facciamo nella nostra vita. Non ritorno su questo aspetto perché ho già fatto un post sul blog la settimana scorsa.

Ciò che voglio sottolineare come importante apprendimento che viene fuori leggendo il libro è proprio il fatto che l’autostima è un processo, quindi un qualcosa che è in divenire e in continua evoluzione. E che, in quanto processo, può essere modificata. A volte sottovalutiamo la nostra capacità e possibilità di poter cambiare o migliorare: pensiamo di doverci adattare passivamente a ciò che siamo, quasi subendolo.

In questo senso, fai molta attenzione al fatto che un conto è accettarti per quello che sei (che, tra l’altro, è una condizione fondamentale di una sana autostima), un conto è “soccombere” in maniera passiva e rassegnata a ciò che ti fa stare male o non ti rende soddisfatta/o di te. Questo libro ti spinge, infatti, ad imparare ad accettarti e volerti bene, ma anche a sentire che hai il potere (e la responsabilità) di migliorarti

 

-          L’autostima è una componente essenziale nelle tue relazioni.

Un aspetto che non è mai esagerato ripetere è il fatto che se io non mi rispetto e non mi apprezzo, sarà molto difficile che possa sentire di poter essere amato e rispettato dagli altri. Se non ti senti tu in primis degna/o d’amore e di considerazione, come puoi pensare di essere in grado di ricevere l’amore dell’altro?

Probabilmente, farai molta fatica e sentirai sempre di non essere “degna/o” della considerazione che ricevi…e, se hai attivato dentro di te un preciso schema, potresti anche fare in modo di “sabotare” involontariamente la tua relazione per mantenere inalterata la convinzione che tu non sei degna/o di affetto e rispetto. A breve farò un articolo proprio sulle relazioni e su come giocare la tua “partita relazionale” se hai la trappola dell’Inadeguatezza, di cui abbiamo già parlato settimana scorsa.

Infine, se hai una bassa autostima oltre che fare fatica a ricevere dagli altri potresti avere difficoltà a dare: se penso di non avere nulla di buono, cosa posso sentire di dare agli altri? Forse nulla, al massimo solo dispiaceri, delusioni e problemi.

 

-          L’autostima arriva da dentro.

Altro aspetto che mi porto dalla lettura del testo è il fatto che una sana autostima nasce dentro di te. Non puoi pensare che sarai soddisfatta/o di te solo se e quando verrai apprezzata/o dagli altri. Quella non è una sana autostima: è una sorta di motivazione estrinseca, che ti porta ad essere in un certo modo e fare certe cose solo per ricevere approvazione o plausi. E questa non è vera autostima.

L’autostima è un senso di valore di sé che, in quanto tale, può nascere solo dalla tua interiorità. Un profondo rispetto e, mi viene da dire “innamoramento”, verso la tua persona (cosa diversa dal narcisismo!) che ti fa sentire di essere adeguata/o alla vita, a prescindere da pregi e difetti.

 

-          L’autostima è fiducia.

Ultima cosa che il testo mi ha regalato è una sorta di serenità nel fatto che posso e devo imparare a fidarmi. Fidarmi di me stessa e delle mie capacità. Fidarmi del fatto che ho il diritto di essere felice e di affermare i miei bisogni. Fidarmi del fatto che merito di esistere così come sono.

Certo, potresti obiettare, provi serenità perché senti di avere questa fiducia, quindi vinci facile. Non proprio. L’aspetto che mi resta maggiormente impresso di tutto ciò è il concetto che ci può essere speranza. Che, se solo lo vuoi e ti impegni, anche tu puoi provare ad avere fiducia e a credere nel fatto che puoi farcela. Magari non subito, non nell’immediato: ma se impari la fiducia parti già da vincente e affermi il tuo potere personale.

 

CITAZIONE PREFERITA

 

“Quando possediamo un’autostima senza conflitti, il nostro motore è la gioia, non la paura. Vogliamo sperimentare la felicità, non evitare la sofferenza. Il nostro scopo è l’espressione di noi stessi, non l’evitare o il giustificare noi stessi. Il motivo che ci spinge non è <<provare>> il nostro valore, ma vivere le nostre possibilità”

 

 

Quindi, sei disposta/o a metterti in gioco?

 

 

 

Un caldo benvenuto a chi è approdato per caso su questa pagina e a chi ci è arrivato di proposito, insieme ad un grosso arrivederci a chi vorrà tornare a trovarmi.