Rispondo alle domande più frequenti ....

1. Ma a che mi serve andare dallo psicologo?

Molti pensano che andare dallo psicologo significhi essere pazzi, non essere in grado di farcela da soli, essere deboli. In realtà è proprio il contrario! Se vai dallo psicologo probabilmente hai una forza tale da spingerti a metterti in discussione, a lavorare su te stessa/o, a migliorare la tua vita. Sei così coraggiosa/o da voler guardare i tuoi limiti assumendoti la responsabilità di provare a superarli.

Puoi rivolgerti ad uno psicologo per fare un percorso di crescita personale e migliorarti in alcuni aspetti ben precisi di te stesso. Puoi fare un percorso di sostegno psicologico per lavorare sulla gestione di un momento di crisi, su una difficoltà che ti crea disagio, su delle scelte difficili da fare.

Puoi rivolgerti ad uno psicologo-psicoterapeuta per un percorso di psicoterapia che ti permetta di incontrarti davvero e ascoltarti nel profondo, in modo da ristrutturarti e adattarti in maniera più funzionale al tuo ambiente.

 

          2. Come funziona un percorso psicologico?

Dopo aver raccolto il tuo consenso e chiarito eventuali dubbi o domande, io sono solita fare 4/5 incontri conoscitivi.

Questi incontri ci permetteranno di “rompere il ghiaccio”, mi aiuteranno a capire se sono la persona giusta per te e se possiamo lavorare insieme, ci daranno la possibilità di formulare o chiarire quali sono i nostri obiettivi di lavoro. Al termine di questa fase conoscitiva valuteremo cosa è emerso e, in base a questo, inizieremo un percorso specifico.

I primi incontri sono importanti perchè ti aiutano a conoscerti meglio e a "guardarti allo specchio": solo così potrai capire che direzione prendere e cosa è davvero importante per te. Inoltre, come avviene per qualsiasi altra relazione, sono fondamentali per iniziare a conoscermi e, pian piano, a fidarti di me.

 

         3.  Ci sono cose specifiche che devo dire o fare durante le sedute?

No, devi essere il più possibile te stessa/o!

 

         4.  Quanto dura una seduta? E un percorso psicologico?

Una seduta individuale dura 50 minuti, una sessione di coppia o di gruppo 1 ora. La durata di un percorso non può essere stabilita a priori, ma varia in base alla problematica, al tipo di lavoro che si andrà a fare, alle specifiche condizioni.

 

         5. Quanto costano gli incontri?

I prezzi variano a seconda del tipo di prestazione che andrà erogata (colloqui individuali, di coppia, di sostegno, psicoterapia, orientamento) e vanno dai 70 ai 90 euro (è possibile effettuare il pagamento anche tramite POS). Per ogni prestazione verrà rilasciata una fattura detraibile ai fini fiscali come prestazione sanitaria.

Un trattamento diverso è applicato ai percorsi di gruppo o ai percorsi a tema specifico che verranno di volta in volta proposti e resi noti sul sito.

 

        6.  Il primo colloquio è gratuito?

No, anzi il primo colloquio è uno dei più importanti e impegnativi per fare chiarezza, sia per il professionista che per chi si rivolge a lui.

 

        7. Se non sono di Seregno e limitrofi?

Io offro anche la possibilità di usufruire di prestazioni psicologiche via webcam, ovviamente valutando caso per caso la fattibilità delle stesse. Se sei interessata/o a questa modalità, valuteremo insieme il da farsi e ti darò le dovute indicazioni in merito.

Di solito si lavora tramite videochiamata in caso di consulenza e orientamento, in percorsi di crescita personale o legati a specifiche condizioni, come per esempio la consulenza genitoriale.

La psicoterapia si presta meno a questo tipo di strumento, ma i nuovi sviluppi mondiali legati al Covid ci hanno fatto apprendere che si può lavorare anche da remoto: rimane il fatto che valuteremo la situazione specifica, e se è indicata o meno per un approccio telematico.

Per questo, se le distanze geografiche lo permettono, preferisco incontrare dal vivo la Persona almeno un paio di volte anche se si opta per le sedute online. 

 

           8.   E' possibile usufruire di interventi a domicilio? 

L'intervento psicologico a domicilio è possibile nel caso in cui siano presenti patologie mediche gravemente invalidanti e che comportino una severa restrizione dell'autonomia personale (malattia oncologica, traumi ortopedici permanenti, gravidanze complicate che costringono a stare a riposo).

In ogni caso è sempre previsto un primo colloquio in studio (eventualmente con un familiare di chi richiede il servizio) per valutare la reale fattibilità dell'intervento domiciliare stesso.