· 

Liber-ando "Immaginazione guidata con bambini e adolescenti"

Uno sguardo sui libri che aiutano a "liberare" il tuo potenziale


Il libro di cui voglio parlarti oggi affronta il tema dell’immaginazione e, nello specifico, dell’immaginazione guidata rivolta a bambini e adolescenti.

E’ un po’ datato, ma si rivela un valido ausilio sia per il mondo della scuola che per i genitori proprio perché, oltre alle doverose trattazioni più teoriche, presenta tutta una serie di tracce per facilitare il processo immaginativo nei più piccoli.

Infatti si parla di immaginazione guidata proprio per focalizzare l’attenzione sul fatto che, per quanto l’immaginazione sia un aspetto già potenzialmente presente nei bambini, può essere una facoltà “allenabile”. E, proprio per questo, può essere allenata sia in maniera più indiretta attraverso il gioco e le attività che la alimentano, sia tramite degli stimoli più strutturati e precisi come, appunto, l’immaginazione guidata.

Con questo termine possiamo intendere una sorta di focalizzazione dell’attenzione su specifiche esperienze multisensoriali che vanno a stimolare vari aspetti dell’immaginazione: andiamo da esercizi di immaginazione focalizzati sul rilassamento, ad altri più legati alle intelligenze multiple e allo sviluppo dei 5 sensi, fino ad arrivare a tracce più focalizzate sulle risorse personali e l’aumento del senso di autoefficacia.

Un librino davvero interessante e utile, di facile fruizione e, soprattutto, rivolto al “quotidiano”: non si tratta, infatti, l’immaginazione come tecnica usata in senso clinico, ma come abilità che è presente in ognuno di noi e che può semplicemente essere allenata come qualsiasi altra.

 

 

3 COSE CHE HO IMPARATO LEGGENDO QUESTO LIBRO

 

 

1. Non guidare troppo.

 

Un aspetto importante che mi porto da questa lettura è l’invito che l’autrice fa ai genitori e agli educatori in genere: non sostituirsi ai bambini nel processo immaginativo e di scoperta in senso generale.

Pensando di fare meglio, come genitori o come educatori tendiamo forse ad essere troppo “presenti”, a proporre mille spunti e attività sostituendoci un po’ al bambino che deve sperimentare.

Se guidiamo troppo il processo i bambini rischiano di sentirsi troppo pressati, magari anche intimoriti da aspettative di riuscita più o meno inconsapevoli.

Grande verità, quindi, di vedere l’immaginazione come un processo del bambino, come un qualcosa di libero che deve rimanere tale e che non deve avere il carattere di prestazione ma di sperimentazione.

 

2. L’immaginazione come allenamento.

 

Altra riconferma che mi porto dal testo è proprio la consapevolezza che, come tante altre nostre facoltà, l’immaginazione non è data a priori. E’ vero che per definizione i nostri bambini sono più vicini al mondo dell’immaginario, del gioco, della fantasia: ma è anche vero che i giochi non sono fatti a priori e che anche l’immaginazione può essere appresa, stimolata e allenata.

Questo dà una certa speranza sul fatto che, in teoria, non esistono Persone senza immaginazione, ma solo Persone che per qualche motivo non hanno allenato troppo questa facoltà per farla uscire al meglio così come dovrebbe essere.

 

3. Incontrarsi nel gioco.

 

Ultimo punto collaterale rispetto al tema in esame, è quanto con i nostri bambini la vera relazione e il vero incontro si possano realizzare proprio attraverso il gioco e la creazione condivisa: a volte, ancora di più di mille parole, può essere più incisivo e funzionale giocare insieme ai nostri figli, creare con loro, condividere i loro mondi fantastici, diventare anche noi un po’ più “ingenui”.

Proprio su questo territorio avviene l’incontro, e proprio su questa dimensione si gioca la partita di un legame che si alimenta soprattutto nei momenti di gioco condiviso con grande passione, coinvolgimento e reale gioia dello stare insieme fantasticando.

 

 

  

CITAZIONE PREFERITA

 

“Se un bambino riesce prima a disegnare o canticchiare un’immagine o a muovercisi dentro, a mimarla, poi può parlarne o scriverne più facilmente. Fate la prova con vostro figlio. Rimarrete incantati dai risultati ”

 

 

 

 

 

 

Un caldo benvenuto a chi è approdato per caso su questa pagina e a chi ci è arrivato di proposito, insieme ad un grosso arrivederci a chi vorrà tornare a trovarmi.