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Ascoltati, scrivi, prenditi cura...

5 Pratiche di scrittura per la crescita personale


In questo post torniamo a parlare di scrittura. E cerchiamo di farlo in maniera un po’ più “concreta”, andando a vedere quali possono essere delle pratiche di scrittura per la propria crescita personale.

Come abbiamo già visto nei post precedenti sul tema, la scrittura può essere usata come strumento di contatto con se stessi, di elaborazione di vissuti difficili, di espressione generale di sé.

E, proprio per questo, ci sono molti modi per poterla inserire in una ipotetica pratica di crescita personale giornaliera.

Non so quanto tu sia o meno avvezza/o a ritagliarti dei momenti di pausa rispetto alla corsa del quotidiano, per concederti degli spazi di riposo ma anche di introspezione: se questo è il tuo caso, ti sarai già trovata/o in situazioni nelle quali, magari, ascolti della musica rilassante, mediti, disegni, leggi un libro, fai yoga e simili.

Anche la pratica della scrittura può entrare a pieno titolo nel novero delle attività che ti aiutano, da un lato, a prenderti una pausa ma, soprattutto, a conoscerti meglio e lavorare su ciò che hai dentro.

Detto questo, andiamo a vedere nello specifico quali attività di scrittura potresti prendere come spunto per creare la tua routine di crescita personale. Ti ricordo che non ci sono verità date a priori o sicuramente vincenti per tutti allo stesso modo: magari tutti questi spunti possono funzionare benissimo per te o, magari, non ti troverai a tuo agio con nessuno di questi.

La parola d’ordine rimane sempre una: sperimenta! Trova il modo, il tempo e il luogo a te più funzionali e, quando avrai capito ciò che funziona meglio per te, prova a farlo diventare una vera e propria abitudine di “raccoglimento” e incontro con te stessa/o.

 

1. Il diario della gratitudine

 

Ho già parlato di gratitudine un po’ di mesi fa nel blog e non mi ripeto (se non dovessi aver letto quel post, lo trovi tra quelli nella categoria crescita personale). Ti basti sapere che la pratica della gratitudine può essere un grande ausilio per aumentare il senso di soddisfazione percepita e di autostima, oltre che per migliorare il tono del tuo umore e per consolidare indirettamente i tuoi valori e significati personali.

Puoi praticarla ogni giorno, al mattino prima di iniziare le attività della giornata o alla sera prima di andare a letto: tieni un quaderno destinato a questo e sforzati ogni giorno di trovare qualcosa per cui dire grazie.

 

Qui sotto ti metto un esempio di massima, ma puoi creare tu stessa/o le tue categorie o andare semplicemente a ruota libera senza seguire un progetto preciso. 

 

 

 

Oggi sono grata/o per …

 

 

La mia persona

(una cosa che ho fatto, ciò che apprezzo di me, una qualità …)

Gli altri

(qualcosa che ho ricevuto da altri, una cosa che apprezzo di una mia relazione, una cosa che ho appreso stando insieme ad un’altra persona …)

La vita

(natura, eventi di vita in generale, traguardi, cose materiali, attività, caratteristiche ambientali, nuove scoperte …)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2. Le affermazioni

 

Scrivere delle affermazioni vuol dire tenere un quaderno dove puoi appuntare delle frasi (tue o di altri autori) che ti colpiscono, ti fanno riflettere, o che reputi utili per darti sostegno nei momenti difficili.

Potresti pensare di dividere le affermazioni in 2 categorie: le frasi che dedichi a te stessa/o e che, quindi, dovrebbero essere preferibilmente scritte da te, e le frasi di altri che senti esserti di aiuto in base alle varie situazioni di vita o che, semplicemente, ti colpiscono per qualche motivo.

I temi delle affermazioni dovrebbero essere delle “coccole” che rivolgi alla tua persona: frasi di compassione, accettazione, motivazione, benevolenza, perdono, potere personale, sostegno e simili.

Se vuoi rendere le cose un po’ più complesse potresti anche prendere come punto di partenza le affermazioni che trovi in giro più o meno casualmente e aggiungere una tua riflessione a completamento delle stesse. Come se potessi anche tu mettere un pezzettino di te stessa/o in una frase magari molto famosa o di un autore importante, rendendola unica perché uniche sono le risonanze che evoca dentro di te.

 

3. Il quaderno delle qualità

 

Un altro spunto di scrittura per la crescita personale può essere quello di fare una sorta di elenco delle caratteristiche positive che ti riconosci. Sarebbe ideale che tu riuscissi a trovare almeno una qualità al giorno, ma potresti anche decidere di aggiornare il quaderno ogni volta che ne trovi una mentre vivi la tua vita senza pensarci in maniera pianificata. Questo esercizio serve molto per potenziare la tua autostima e anche per aumentare la conoscenza di te stessa/o.

 

Ti lascio qui sotto un elenco di “ambiti” nei quali potresti riconoscerti delle qualità: 

 

 

Quello che apprezzo di me …

 

Carattere

Aspetto fisico

Attività e interessi

Scelte

Abitudini

Valori e modi di vedere le cose

Modi di entrare in relazione con gli altri

 

4. Il diario

 

La forma tipica che ci viene in mente quando parliamo di scrittura di sé è il diario “segreto”. Immagino che in una qualche fase della tua vita ti sarà capitato di avere un diario nel quale scrivevi di te e di ciò che ti succedeva: ok, il principio è esattamente lo stesso.

Chiaramente in questo caso l’intento del diario non è quello di scrivere i propri segreti più nascosti, come farebbe un adolescente: tenere traccia di ciò che ti succede e di cosa provi può essere un modo per fermarti a sentire cosa si agita dentro di te in base a determinate situazioni interne o esterne, e per provare ad elaborarlo.

Ciò non vuol dire fare la cronaca di quello che ti accade momento per momento, ma significa sentire come stai, chiederti chi sei e chi vuoi essere nel cammino della tua vita, come puoi migliorarti e cosa puoi fare tu per rendere la tua realtà migliore e soddisfacente.

Non ci sono particolari regole a riguardo: c’è chi usa il diario puntualmente ogni giorno, o chi lo tira fuori nel momento in cui vive un problema o una preoccupazione, e vuole fare ordine dentro di sé scrivendo.

Puoi decidere di iniziare in maniera “leggera” provando, magari, ad annotare a fine giornata cosa hai fatto e provato in determinate situazioni e cosa puoi apprendere a riguardo. O puoi, invece, tenere il tuo diario a disposizione solo nei momenti di crisi emozionale per buttare le tue emozioni su carta provando a distanziartene.

 

Prova a vedere cosa succede mentre scrivi, se la tua visione delle cose o il tuo stato d’animo cambiano o meno e in che termini, e se incontrarti attraverso il medium della parola scritta può essere uno strumento utile per te. E, se noti che lo è, prova ad inserirlo come “appuntamento fisso con te stessa/o” all’interno della tua giornata. 

 

5. La lettera

 

Uno degli strumenti di scrittura a mio avviso più efficaci è la scrittura di lettere. Non pensare a questo necessariamente come ad un qualcosa che presuppone una relazione con qualcuno: è vero, se uno pensa di scrivere delle lettere immagina di rivolgersi a qualcuno che poi le leggerà. Ecco, dimentica tutto questo.

L’intento della scrittura di lettere è proprio quello di tenerle per te: possono essere lettere rivolte a persone care, dove esprimi ciò che hai dentro e che magari fai fatica a dire di persona (o che non puoi più dire). Lettere che, proprio perché sai che non verranno lette se tu non lo vuoi, dovranno essere libere, sincere e prive di timori.  

Ma, e questo credo sia la componente fondamentale di questo strumento, possono essere anche lettere che rivolgi a te stessa/o. Si, hai capito bene. Pensi che sia assurdo parlarti? Che sia una cosa da pazzi? Invece ti assicuro che non lo è. Se ti scrivi delle lettere non solo impari ad entrare in relazione profonda con te stessa/o e a darti la dovuta importanza, ma impari ancora di più ad accrescere comprensione ed empatia verso quella che dovrebbe essere la persona più importante della tua vita, cioè tu.

Potresti immaginare di rivolgerti a te come se ti vedessi da fuori e fossi un amico che ti parla nel modo più sincero e vicino possibile, che vede cosa provi e come stai e vuole cercare di porgerti una mano per non lasciarti sola/o nelle prove della tua vita.

 

Ti lascio qui una sorta di “canovaccio” che potresti seguire per scrivere la lettera rivolta a te stessa/o, anche se ti assicuro che il contatto più intimo e profondo che sperimenterai sarà quello che avverrà di getto e senza pianificazioni di sorta. 

 

Caro amico ti scrivo ….

Cosa succede

Come stai / cosa provi (sensazioni fisiche ed emozioni)

Come vorresti agire

Che senso ha per te la situazione

Che alternative puoi usare per leggere ciò che ti succede

Come ti vedi da fuori

Cosa vorresti dirti se fossi amica/o di te stessa/o

Cosa ti auguri

 

 

Il nostro viaggio sugli spunti di scrittura per la crescita personale finisce qui. Ma, prima di salutarti, ti lascio qualche spunto di lettura se volessi approfondire il discorso:

- “Scrivere di sé per cambiarsi la vita. Guida pratica, passo dopo passo, al racconto autobiografico”, di Andrè Gervais.

- “Affermazioni quotidiane”, di Louise Hay.

- “Adesso … me lo scrivo. Sull’utilizzo della scrittura nella relazione di aiuto e di auto aiuto. Saggio ma non troppo”, di Mariella Sassone.

 

 

 

 

Un caldo benvenuto a chi è approdato per caso su questa pagina e a chi ci è arrivato di proposito, insieme ad un grosso arrivederci a chi vorrà tornare a trovarmi.