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Liber-ando "La passione nel matrimonio"

Uno sguardo sui libri che aiutano a "liberare" il tuo potenziale


In continuità con l’argomento del post di settimana scorsa, oggi ti parlo di un libro di David Schnarch.

Ho scoperto questo testo per caso e mi sono approcciata alla lettura senza troppe aspettative, quasi immaginando già cosa avrei potuto leggervi.

Il taglio che, invece, viene dato è completamente diverso da quello che mi immaginavo: molto meno “specialistico” e molto più esperienziale e colloquiale.

Trattare un tema così diffuso e, a tratti, scontato come quello della sessualità non è facile e, invece, l’autore lo fa in modo a mio avviso molto particolare. Parte dalla singolarità di ognuno, aiutando il lettore a fare prima un viaggio dentro di sé e le proprie “esitazioni” sull’argomento, poi dentro la propria coppia.

Molto diretto ed esplicito, rende quello della sessualità un argomento più che naturale, facendoci avvicinare anche a dimensioni di esperienze forse non del tutto esplorate dai più.

David Schnarch sceglie di fare tutto questo con un approccio che definirei umile: non dispensa verità e dogmi, ma suscita riflessioni e instilla dubbi e desideri, senza mai avere la pretesa che ciò che dice sia l’unica via percorribile. E lo fa anche attraverso molti esempi: infatti, mi ha molto sorpreso l’innumerevole mole di casi ed esempi riportati. Racconti di vite resi davvero in maniera molto vivida e concreta, tanto da poterseli immaginare in maniera precisa.

Posso dire di essere rimasta piacevolmente sorpresa da questa lettura, che mi ha aiutato ad approfondire l’argomento in un modo diverso e ha generato dentro di me ulteriori domande e riflessioni. Si può considerare una via di mezzo tra un saggio specialistico, un manuale di auto aiuto in senso lato, e un racconto di storie.

Anche se a tratti può essere percepito come ridondante e articolato, nel complesso vince l’immediatezza della comunicazione e la semplicità, che lo rendono un testo adatto sia a chi mastica di psicologia sia a chi legge qualcosa in tema per la prima volta.

 

 

 

3 COSE CHE HO IMPARATO LEGGENDO QUESTO LIBRO

 

 

1. Puoi entrare in relazione se resti “separato”.

 

Questa consapevolezza rappresenta, secondo me, la vera evoluzione del messaggio di questo libro: mi rimane dentro in maniera molto chiara una visione “individuale” della sessualità umana. L’autore parla del “contare su di sé”, in contrapposizione alla fusione emotiva tra i partner o alla dipendenza.

Contare su di sé non vuol dire essere egoisti, per esempio pensando solo al proprio piacere: significa essere in grado di autoconfrontarsi ed autotranquillizzarsi. Se guardiamo alle difficoltà sessuali come a dimensioni problematiche che determinano ansia o tendenza all’isolamento, il messaggio di questo libro va proprio verso una sorta di “risoluzione”.

In soldoni, non posso davvero incontrare sessualmente un’altra persona se non mi separo e se non sono centrata/o su me stessa/o. Questo vuol dire essere differenziati, cioè conoscersi nel profondo ed essere in grado di percepire dove finiscono i nostri confini ed iniziano quelli altrui.

Se sei differenziata/o non temi il confronto con l’altro, proprio perché sei talmente centrata/o che il contatto diventa arricchimento e scambio, non destabilizzazione o annullamento di sé e dei propri confini.

 

2. Il vero sesso è fatto di intimità.

 

Altro aspetto importante che mi porto dalla lettura di questo libro è proprio la differenza tra sessualità e genitalità: è molto facile (più o meno) pensare al sesso come ad un atto fisico fine a se stesso, ma se parliamo di sessualità chiamiamo in causa delle dimensioni che investono pensieri, emozioni, ruoli sociali, cultura, e che appartengono alla parte più evoluta del cervello (la neocorteccia).

Questo per dirti che può essere più o meno facile fare sesso, ma molto più complesso entrare in intimità. L’intimità comporta il mostrarsi davvero per quello che si è, fino in fondo. Significa accettarsi in toto come persona, e avere la profonda fiducia che verremo accettati dal partner.

Schnarch fa anche degli esempi di intimità legati, per esempio, all’abbracciarsi fino a rilassarsi o al guardarsi negli occhi mentre si fa sesso o a dirsi cosa si prova durante il rapporto: ti è mai capitato di farlo? Credo non sia così scontato che all’interno delle nostre camere da letto avvenga questo…

L’intimità ti permette davvero di rimanere in contatto con il tuo partner, di restare in relazione invece di focalizzare l’attenzione solo sulle tue sensazioni fisiche durante il sesso: questa è sessualità nel vero senso del termine.

 

3. E’ necessario bilanciare crescita e stabilità.

 

Ultimo aspetto su cui mi voglio fermare è l’importanza di evolversi come coppia, rimanendo però “costanti”. E questo vale sia per la sessualità, ma anche per tutti gli altri ambiti della vita di coppia.

Spesso succede che i partner non siano in sintonia: cresce solo uno dei due, mentre l’altro resta ancorato a vecchie routine. In una coppia c’è bisogno del “vecchio”, per dare continuità e stabilità alla relazione: questa costanza ha la funzione  di eliminare l’ansia e mantenere basso il livello di energia, ma potrebbe portare a noia e mancanza di stimoli.

Ecco perché entra in gioco l’aspetto della crescita: crescere significa evolversi, cambiare e, quindi, andare incontro a qualcosa di nuovo che può generare ansia, conflitto, attivazione in genere. Se, in prima battuta, tutto questo può apparire come nocivo per la coppia, in realtà è solo salvifico: hai bisogno sia di “scosse emotive” per ravvivare la tua relazione, sia di poterti rifugiare nel caldo e confortevole terreno del conosciuto.

 

 

 

 

CITAZIONE PREFERITA

 

“Questa è la mia posizione: non c’è bellezza nel sesso, la bellezza sta nella persona. Non potete salvare la bellezza del sesso, dovete metterla dentro. Tutti noi sviluppiamo una bellezza interna, in varia misura. Il sesso diventa bello quando noi portiamo in esso la nostra personale bellezza. La questione non è soltanto chi è il vostro partner, se siete innamorati o quanto sapete fare bene l’amore. Il problema è chi siete voi".

 

 

 

 

 Un caldo benvenuto a chi è approdato per caso su questa pagina e a chi ci è arrivato di proposito, insieme ad un grosso arrivederci a chi vorrà tornare a trovarmi.