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Quando la coppia soffre lo stress

Stress e vita di coppia: istruzioni per l'uso


Il discorso sullo stress che abbiamo trattato durante questo mese volge al termine: prima di concludere, però, mi sembra doveroso fare un accenno alla dimensione di coppia.

Teatro di passione, unione e intimità, la coppia può, infatti, diventare fonte di possibile stress.

 

Lo stress nella coppia

 

Se andiamo a riprendere brevemente il concetto di stress, dobbiamo fare attenzione al fatto che una situazione stressante sconvolge un equilibrio interno e/o esterno, quindi richiede un impiego di energia (che significa fatica) per rispondere allo squilibrio.

E se, come visto nei post precedenti, impari a vedere lo stress come una sfida e un’opportunità di crescita, gli eventi stressanti assumono anche il carattere di eventi importanti.

Probabilmente, detto con altre parole, se tieni ad una cosa e ci investi sotto molti punti di vista, nel momento in cui questa cosa viene “minacciata” ti attivi per rispondere alla minaccia proprio perché per te è importante. Così come è importante una relazione. Viceversa, se quello che viene messo in gioco non è importante per te, forse non ti senti nemmeno sotto stress di fronte ad uno squilibrio.

Anche per un discorso più relazionale, quindi, vale un po’ il motto “lo stress esiste solo se lo vedi”: questo per dire che lo stress che percepisci all’interno della tua coppia è tale perché magari per te la coppia è molto importante, e avrà un sapore dolce o aspro a seconda dei significati che gli attribuisci.

La relazione di coppia può essere annoverata tra le relazioni più significative che una Persona stringe nel corso della sua vita e, per questo, può diventare anche motivo di difficoltà se le cose non vanno per il verso giusto, oppure trasformarsi nel ricettacolo dei vari malesseri che arrivano da fuori. Lo stress della coppia può assumere, quindi, due connotati diversi: un tipo di stress può arrivare da fuori, mentre un altro può avere origine dalla relazione stessa.

Ti è mai capitato di essere arrabbiata/o per questioni legate al lavoro e essere poi finita/o a litigare con il tuo partner? Se ti senti stressata/o tenderai, magari, a sentirti stanca/o o insoddisfatta/o, a non aver voglia di passare del tempo con la tua metà, a stare sulla difensiva alimentando litigi e incomprensioni.

Purtroppo qualcosa del genere succede di frequente e, spesso, siamo vittime della nostra stessa mancanza di consapevolezza: infatti, se io non mi rendo conto di cosa provo e del perché lo provo, posso in qualche modo vedere motivi di attrito anche dove non ci sono. Tutto questo mi serve per “sfogare” un malessere che, invece, arriva da un’altra parte.

Bisogna anche puntualizzare che, se lo stress arriva da fuori, la coppia può rappresentare un grandissima risorsa di contenimento e protezione, se sussistono determinate condizioni che poi andremo a vedere. Questo per dire che le modalità di fronteggiamento dello stress tipiche della coppia possono fare la differenza: se la mia relazione è, per certi versi, un’isola felice tenderò a non portare a casa le mie preoccupazioni esterne o, ancora meglio, a prendermene cura con il supporto del mio partner. Se, invece, la mia relazione non è così solida, motivi di stress esterno non faranno altro che peggiorarla.

Nello stesso tempo, come già detto, lo stress può nascere anche all’interno della relazione. La coppia vive nell’arco del suo ciclo di vita tutta una serie di eventi più o meno stressanti che richiedono per forza di cose un riassestamento. Penso, per esempio, al matrimonio o alla nascita di un figlio per andare sul classico, ma anche a possibili difficoltà finanziarie, al divorzio, a problemi con le famiglie d’origine, a malattie o lutti.

Oppure, senza andare troppo sul tragico, devi considerare il fatto che la coppia si ritrova nel corso del tempo a dover come “venire a patti” di nuovo. Cambiano i valori, i modi di vedere la vita, le scelte e gli interessi personali: e, se si cresce in modo diverso e asincrono, è necessario “aggiornare le proprie mappe” e ritararsi.

In qualsiasi caso, soprattutto se parliamo di uno stress che nasce all’interno della coppia, è necessario che entrambi i membri della coppia si attivino per rispondere allo stressor nel modo più funzionale possibile.

 

Il passo a 2 del coping

 

Una delle situazioni più tipiche che la coppia potrebbe ritrovarsi a vivere è quella in cui ognuno rema per conto suo: questo significa che, di fronte ad un problema, ogni partner si attiva in maniera individuale. E, se uno rema verso una direzione e l’altro fa l’esatto opposto, è molto difficile superare una crisi.

Nella maggior parte dei casi, anche nella coppia, tendiamo a pensare che ognuno debba fare la sua parte per risolvere una data situazione, senza considerare il lavoro di squadra. E’ ovvio che ogni partner metterà del suo rispetto all’evento stressante, ma ciò che fa la differenza è se le due modalità di reazione diventano 1 o restano 2.

Quando parliamo di stress, come abbiamo visto nei post precedenti, una componente importante oltre allo stile cognitivo che si assume è proprio la modalità di risposta, cioè il coping: individualmente potrai tendere di più ad avere uno stile di coping orientato al problema, oppure al significato, o all’emozione, ma ciò che qui è rilevante e dovrebbe attivarsi è una sorta di “coping a 2”.

Infatti, se inizi a vedere la tua coppia come un’entità unica, composta da 2 Persone ma “intera”, forse potrai rispondere al tuo stress in maniera più funzionale. Questo significa che le risorse e le strategie di coping devono essere comuni ad entrambi, coordinarsi e incontrarsi per diventare condivise. In questo senso, ci sono delle specifiche condizioni che permettono alla coppia di rispondere allo stress in maniera funzionale, sia che arrivi da fuori sia che abbia origine dentro la coppia.

 

Ecco di seguito delle “strategie di fronteggiamento” che potrebbero fare la differenza nella gestione dello stress per la tua coppia: è importante, ripeto, che consideri queste strategie come comuni alla tua coppia, intesa come un’entità unica. Te le presento rivolgendomi a te in maniera diretta, ma è inteso che tutto quello che leggerai deve essere una prerogativa della coppia e non del singolo all’interno della coppia.

 

1. Prendi consapevolezza dello stress.

La prima cosa su cui riflettere nel momento in cui percepisci che qualcosa non va è chiederti cosa succede: solo se impari a dare un nome a ciò che senti potrai capire come reagirvi. Questo significa, intanto, capire come stai e se si tratta di stress, per poi andare a chiederti se lo stress che percepisci è interno alla coppia o arriva dall’esterno.

 

2. Mettiti in contatto con il tuo partner.

Spesso quando si vive una situazione critica si tende ad isolarsi, mettendo muri invece che costruire ponti. Questo può peggiorare le cose e rinforzare un’immagine di solitudine, impotenza e frustrazione perché ci si ritrova a non poter condividere i propri vissuti. Il contatto a cui mi riferisco è un contatto affettivo: significa trovare dei momenti di intimità e scambio, nei quali poter comunicare i propri sentimenti e parlare di come si sta vivendo la difficoltà. Questo presuppone l’esercizio dell’ascolto e dell’empatia, condizioni fondamentali per gestire una situazione stressante nella coppia. 

 

3. Stabilisci le priorità.

Questa strategia rientra un po’ nel coping orientato al problema: di fronte alla difficoltà è molto importante andare a vedere quali sono le urgenze, quanto sono modificabili le situazioni e in che termini. Questo significa anche mettere, per esempio, dei giusti confini tra ciò che arriva e dipende da fattori esterni alla coppia, e ciò che, invece, è interno alla coppia e alle sue dinamiche. Così si potrà fare più chiarezza su ruoli e responsabilità, intervenendo dove si può intervenire per modificare qualcosa.

 

4. Esercita la tolleranza.

Quando si è stressati è molto facile perdere la pazienza, mettersi sulla difensiva e sentirsi intolleranti alla minima fonte di fastidio. Questa strategia ha a che fare con la capacità di auto calmarsi: invece di partire in quarta inveendo contro il partner, prova ad esercitare l’accettazione. Questo non significa che devi farti andare bene tutto: vuol dire guardare alla tua metà con occhi benevoli, pensando che sta facendo il meglio che è in grado di fare, pur con le difficoltà e le mancanze del caso. La tolleranza cammina a braccetto con il perdono e la capacità di chiedere scusa ammettendo i propri errori: in una relazione fare a gara a chi è più nel giusto non serve, assumersi le proprie responsabilità è più utile.

 

5. Trova dei compromessi.

Ultima risorsa contro lo stress è, in un certo senso, collegata alla precedente: se mi assumo la responsabilità delle mie azioni e cerco di leggere il comportamento dell’altro con maggiore tolleranza, avrò la tendenza ad avvicinarmi al partner. E se mi avvicino, sarò più in grado di gestire i conflitti e tenderò a voler trovare delle soluzioni “comode” per entrambi. In questo modo, la logica non sarà del mors tua vita mea, ma si vincerà entrambi.

 

 

Queste “strategie” vogliono solo essere degli spunti di riflessione, sicuramente non esaustivi, per lasciarti il messaggio che quando sei in grado di fronteggiare i tuoi eventi stressanti all’interno e attraverso la relazione con il tuo partner, riesci anche a percepire un aumento del tuo benessere individuale e di coppia.

Un po’ come dire che, nella maggior parte dei casi, l’esistenza di un “noi” è più protettiva e ripartiva di quella di un “io”.

 

Concludo lasciandoti, come sempre, qualche testo se vuoi approfondire:

- “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere e sono tutti sotto stress. Continuare ad amarsi quando la vita si complica”, di John Gray.

- “Relazione di coppia efficace. Creare il rapporto desiderato”, di Patty Howell e Ralph Jones.

- “Superare lo stress e le crisi di coppia”, di John Bradshaw.

 

 

 

 

 

Un caldo benvenuto a chi è approdato per caso su questa pagina e a chi ci è arrivato di proposito, insieme ad un grosso arrivederci a chi vorrà tornare a trovarmi.