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Liber-ando "Il lato positivo dello stress"

Uno sguardo sui libri che aiutano a "liberare" il tuo potenziale


Se a fine giornata ripercorro un po’ quello che ho fatto e come mi sono sentita, a volte riesco a contattare anche stanchezza e stress.

Detta così, questa può essere vista come la prova che qualcosa non è andato per il verso giusto. Come la prova di un fallimento.

Infatti siamo abituati a pensare, come già visto nel post scorso, che lo stress sia un qualcosa di estremamente nocivo da evitare a tutti i costi: Kelly McGonigal non è di questo avviso, anzi.

Il libro che ti voglio presentare questa volta va, infatti, del tutto controcorrente, spostando l’attenzione da quelli che sono gli aspetti negativi dello stress a quelli positivi e stimolanti.

Prima di leggerlo pensavo fosse un altro di quei testi “motivazionali” pieni di inutili e banali ricette per raggiungere il successo, soprattutto a livello professionale: niente di più distante da tutto ciò! La McGonigal è anche una ricercatrice e, proprio per questo, il taglio che dà al testo è scientifico e sostenuto da una miriade di riferimenti al mondo della ricerca.

Pur trattando tematiche complesse e riferendosi anche a ricerche più adatte agli addetti ai lavori, l’autrice ha saputo coniugare il rigore scientifico alla semplificazione utile ai fini della divulgazione: detto in altre parole, ti dice cose difficili in modo semplice.

Tutto il testo ruota attorno ad un concetto fondamentale: sarebbe utile andare a rivedere il significato che si dà alla parola stress. Ed è un libro che, secondo me, va del tutto controcorrente proprio perché l’autrice si focalizza su concetti poco “di moda”. Infatti, se tutti siamo convinti che lo stress faccia male e che debba essere evitato, sentirsi esporre una tesi opposta potrebbe in prima battuta mettere in crisi.

In realtà, il modo di regalarci la sua “verità” è molto discreto e mette in crisi proprio perché non trasferisce dogmi già decisi, ma ti permette di farti un’idea libera partendo dai molti dati di ricerca, dalle storie dei pazienti, dagli esempi pratici e dai diversi spunti presenti utili per il lavoro personale.

 

  

3 COSE CHE HO IMPARATO LEGGENDO QUESTO LIBRO

 

 

1. Lo stress è dannoso solo se pensi che lo sia.

 

Una delle verità a mio avviso più importanti presenti nel libro è proprio legata al fatto che molto di ciò che pensiamo sugli eventi determinerà, poi, il nostro modo di rispondere agli stessi. E questa cosa vale ancora di più quando parliamo di eventi stressanti: il concetto è che non è l’evento in sé ad essere stressante, ma può diventarlo se io decido di farlo diventare tale.

Per farti un esempio, se mi focalizzo sulla miriade di impegni di lavoro che ho preso, pensando di non avere tempo libero per me, vivrò i miei impegni come dei pesi enormi. Se, invece, inizio a vedere questi impegni come “prova” del fatto che sono una persona capace e che posso generare un qualche miglioramento nella società con il mio lavoro, quello che vedo solo come un impegno pesante potrebbe trasformarsi in una grande opportunità per mettere in pratica i miei valori.

Questo per dire che i nostri stili di pensiero influenzano i nostri atteggiamenti e comportamenti verso gli eventi. In altre parole, accanto al risvolto negativo di un evento stressante, puoi decidere di guardare anche quello positivo: questo aumenterà il tuo livello di soddisfazione, proattività e potere personale.

 

2. L’importanza del “trovare un senso”.

 

In continuazione con il punto precedente, un altro aspetto che permette davvero un cambio di prospettiva e atteggiamento rispetto allo stress è quello del significato. Se ti stressi per qualcosa significa che quella cosa per te è importante, che ha un significato: quindi, se impari a focalizzare la tua attenzione sul valore che dai a quello che stai facendo, anche se è stressante o difficile, potrai approcciarti alla situazione in maniera più positiva.

Mi è rimasto molto uno spunto che si trova all’interno del testo: se pensi agli eventi più importanti della tua vita noti che sono stati privi di stress o attivazione? Molto probabilmente no. Laurearsi, avviare un’attività, sposarsi, crescere un figlio, comprare casa sono tutti eventi potenzialmente stressanti, ma sono gli stessi che, a distanza di tempo, vengono ricordati come quelli più significativi.

Se impari ad “andare oltre” te stessa/o e il carico del momento, puoi scoprire i valori nascosti dietro l’apparente pressione che senti in alcune situazioni della tua vita e usarli come “motore” per il tuo agire.

 

3. Lo stress come sfida.

 

Ultimo punto che si può collegare benissimo ai precedenti è quello della risposta allo stress. Comunemente pensiamo che di fronte ad una minaccia le uniche risposte possibili siano quelle di attacco o fuga. In realtà, soprattutto nella maggior parte delle situazioni del nostro quotidiano, esistono altri tipi di risposte possibili.

Nel testo ne vengono citate diverse, ma qui voglio accennarti qualcosa rispetto alla risposta di sfida. Se vedi una situazione stressante come un’opportunità di crescita, tenderai, forse, a voler “entrare in relazione” con l’evento in questione. Entrarci in relazione, non combatterlo. Entrarci in relazione, non evitarlo.

Infatti, mi ha molto colpito il fatto che l’autrice parli di “avere una relazione con lo stress”: questo vuol dire non evitarlo, come spesso siamo portati a fare, né combatterlo come fosse il nostro nemico numero uno.

Guarda caso, le ricerche ci mostrano che chi ha sperimentato delle situazioni stressanti leggendole come sfide per la propria vita, si è mostrato più brillante e forte, più capace di stabilire legami significativi e dedicarsi agli altri, più soddisfatto di sé e con una percezione di maggiore efficacia e potere personale.

 

 

 

CITAZIONE PREFERITA

 

“Lo stress aumenta il rischio di problemi di salute, tranne quando le persone restituiscono con regolarità qualcosa alle loro comunità. Lo stress aumenta il rischio di morte, tranne quando le persone vi trovano uno scopo. Lo stress aumenta il rischio di depressione, tranne quando le persone colgono un vantaggio nelle difficoltà. Lo stress è paralizzante, tranne quando le persone si ritengono capaci di agire. Lo stress è debilitante, tranne quando vi aiuta ad essere performanti. Lo stress vi rende egoisti, tranne quando vi rende altruisti”.

 

 

 

 

Un caldo benvenuto a chi è approdato per caso su questa pagina e a chi ci è arrivato di proposito, insieme ad un grosso arrivederci a chi vorrà tornare a trovarmi.